Gli abiti da lavoro da sempre sono stati in grado di raccontare storie o di evocare alla mente vicende di vita passata o importanti avvenimenti storici, dalle tuniche e drappeggi Romani, ai lunghi vestiti medioevali, dai sfarzosi abiti borghesi dell’800, alle divise indossate dai bambini durante il periodo fascista nel primo’900. Tutti questi capi e abbigliamento da lavoro hanno raccontato le condizioni sociali di quegli anni e segnato nella storia importanti cambiamenti di vita sociale nel tempo fino ad arrivare ai giorni nostri.
Nel nostro attuale periodo in cui il lavoro è sempre più precario o flessibile, vi è la necessità di reinventare se stessi aprendosi a nuove professionalità ma soprattutto di proporsi dando un’immagine di ciò che noi vogliamo essere agli occhi degli altri.
È proprio questo oggigiorno il valore dell’abito che non ha più solo valore sociale d’identificazione di un mestiere, (“l’abito fa il monaco”) ora è espressione individuale e diviene l’immagine che vogliamo mostrare agli altri di noi. Oggi a un lavoro non corrisponde più un abito, ma è l’abito stesso che sta aspettando un lavoro tant’è che diversi artisti sono intervenuti rendendo omaggio all’abbigliamento da lavoro con diverse mostre ed esposizioni.
Un esempio concreto è stato rappresentato dall’esposizione Workwear- Lavoro Moda Seduzione in mostra a gennaio-febbraio 2009 alla stazione Leopolda di Firenze, un progetto della Fondazione Pitti Discovery a cura di Oliviero Toscani. Alla mostra sono stati esposti 300 completi da lavoro tra tute da lavoro ignifughe, da pescatore, pompiere, infermiere, 2.500 dispositivi di protezione, tra guanti, maschere da saldatura, elmetti, grembiuli, guanti e, scarpe antinfortunistiche. L’abbigliamento da lavoro e le attrezzature da lavoro sono stati esposti in modo originale giocando sulle forme e i colori dei capi, posizionandoli su panche di legno o assi di metallo per creare giochi di movimento.
Gli abiti da lavoro protagonisti di Workwear sono indumenti, accessori sia del mondo del lavoro, sia di quello della moda, che presentano analogie e similitudini nelle forme e nei materiali rappresentati in un gioco di scambi, rimandi e ispirazioni reciproche tra i due mondi. Se si pensa inoltre, l’abbigliamento da lavoro, nato per assecondare i movimenti del corpo e per proteggerlo, è stato un’ importante fonte d’ispirazione per la moda fin dagli inizi del Novecento.
La mostra Workwear, infine, ha voluto anche invitare a riflettere sul tema della sicurezza sul luogo di lavoro, infatti ha dedicato un’attenzione particolare alla ricerca, all’innovazione sui nuovi tessuti e materiali dell‘abbigliamento da lavoro, poiché la protezione di chi lavora è importantissima.
Un’altra esposizione che vede protagonisti gli abiti da lavoro è quella rappresentata da Alessandro Guerriero, in collaborazione con l’associazione Tam Tam e Arcadia onlus per l’inserimento lavorativo dei giovani disabili, che ha curato una mostra di abiti da lavoro presso la Triennale di Milano per la prima volta nell’estate 2014, attraverso l’esposizione di 40 progetti tra tute, jeans, berretti e giubbini da lavoro ideati da importanti progettisti di tutto il mondo.
Il successo della mostra a Milano è stato tale che l’esposizione è divenuta itinerante e ha visto esporre i propri capolavori persino a New York la primavera passata, per poi spostarsi a Chicago dal 23 giugno al 30 luglio di quest’anno presso il Center Space School of Fine and Performing Arts Columbia College.
Se avete in programma per l’estate le vacanze negli Stati Uniti non perdete occasione per visitarla! Nel frattempo, date un’occhiata alle nostre collezioni di abiti da lavoro: www.castbolzonella.it.